GIOVANNI MANILDO

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E così il “povero Manildo” si trova a dover portare la croce, con dignità e senza illusioni, di una corsa che parte in salita, e già partire è un eufemismo.

Competizione durissima, Zaia o non Zaia. Gran lavoro politico e organizzativo da fare in città e nei comuni. Attivare subito eletti, iscritti dei circoli (sono 7 a Vicenza con 250 iscritti) e nominati nelle partecipate. Non si può pensare alle vecchie elezioni, bisogna partire dalla realtà concreta. Il Veneto è cambiato, la politica è ridotta al lumicino. Bisogna attivare energie nuove, al di là degli organismi di partito. E soprattutto rispondere alla domanda: perché votare e perché cambiare? In una Regione che il centrosinistra non ha mai governato. Auguri Manildo! Auguri amato Veneto!

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GIOVANNI MANILDO

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Il Partito Democratico del Veneto ha scelto Giovanni Manildo per la corsa alla presidenza della Regione per le elezioni del 2025, che saranno in autunno. La direzione regionale del PD ha approvato la proposta del segretario Andrea Martella.

La possibile candidatura di Manildo sarà ora sottoposto al tavolo della coalizione di centrosinistra, che rappresenta l’alleanza probabilmente più ampia mai vista in Veneto per l’area “progressista”. Coinvolti oltre al PD, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle, Il Veneto che Vogliamo con vari movimenti civici, Il Veneto Vale, +Europa, Volt Europa, Partito Socialista Italiano e Movimento Socialista Liberale.

GIOVANNI MANILDO

Nato a Conegliano il 22 luglio 1969, Giovanni Manildo è avvocato. La sua carriera politica inizia nel 2008 con l’ingresso nel consiglio comunale di Treviso, dove diventa segretario cittadino del PD l’anno successivo. Il momento più significativo arriva nel 2013, quando diventa sindaco di Treviso sconfiggendo al ballottaggio lo “sceriffo” leghista Giancarlo Gentilini. Nel 2018 tenta la rielezione ma viene sconfitto al primo turno da Mario Conte.

GIOVANNI MANILDO

GIOVANNI MANILDO

L’«alleanza larga», larghissima, a cui punta il segretario del Partito Democratico Andrea Martella per le prossime regionali, è quotidianamente strapazzata da colpi di scena, fughe in avanti e uscite sui giornali che mandano in fibrillazione, alternativamente, pezzi di partito o alleati. Spesso entrambi. Ma c’è un nome, quello dell’ex sindaco di Treviso Giovanni Manildo, percepito come dialogante, che sta riscuotendo un consenso trasversale. Lui, l’avvocato col pallino delle comunità energetiche, resta abbottonatissimo ma chiaramente non ha declinato e ci sta pensando seriamente con confronti serrati non solo all’interno del Pd.

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