GIANCARLO GALAN

REGIONE VENETO

Galan: “Costretto a patteggiare sul Mose e a mentire sul caso Ruby”

Giancarlo Galan, ex presidente della Regione Veneto, ha rilasciato un'intervista a Report in cui racconta la sua esperienza legata all'inchiesta sul Mose e il caso Ruby. Galan ha dichiarato di essere stato costretto a patteggiare a causa delle pressioni dell'avvocato Ghedini, e ha sottolineato che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, non lo ha mai interrogato, temendo che potesse fare altri nomi.

Il caso Mose Accusato di aver ricevuto tangenti dal Consorzio Venezia Nuova, che gestiva il progetto del Mose, nel 2014 Galan ha patteggiato una pena di 2 anni e 10 mesi dopo aver trascorso 78 giorni in carcere. Nordio, che all'epoca era il procuratore aggiunto coordinando l'inchiesta, è stato descritto da Galan come non garantista. Oggi, l'ex governatore vive in una tenuta di famiglia e ha dichiarato che senza il supporto del fratello sarebbe in gravi difficoltà.

Mai interrogato Galan ha rivelato di aver vissuto un periodo estremamente difficile, affermando: "Sono stato a un passo dal farla finita". Ha descritto l'ingiustizia subita come devastante, poiché non ha mai avuto l'opportunità di difendersi di fronte a un magistrato. Quando gli è stato chiesto se avesse mai parlato con Nordio, ha risposto di no, spiegando che la decisione di patteggiare è stata dettata dalla necessità di proteggere la sua famiglia. "Aver patteggiato è stato l'unico modo per evitare di restare in carcere per altri sei mesi", ha aggiunto.

I nomi non rivelati Riguardo a Nordio, Galan ha commentato: "Nel suo ruolo, ha usato il carcere come uno strumento di tortura per ottenere il patteggiamento". Ha anche affermato che, se interrogato, avrebbe potuto fare nomi importanti, rivelando che Ghedini lo aveva spinto a patteggiare.

Ho mentito per Berlusconi In merito al caso Ruby, Galan ha confessato di aver fornito una falsa testimonianza per proteggere Silvio Berlusconi, definendosi un "capro espiatorio" per evitare di coinvolgere altri vertici politici. Ha raccontato di aver dichiarato falsamente che Berlusconi avesse parlato di Ruby con Mubarak, aggiungendo che il motivo della sua menzogna era la gratitudine verso Berlusconi, che lo aveva sempre sostenuto. Infine, Galan ha criticato il trattamento che Berlusconi riservò a lui rispetto ad altre persone, sottolineando come quest'ultimo avesse trattato meglio le sue giovani accompagnatrici.

LISTE

REGIONE VENETO

in base alla legge 5/2012 "Norme per l'elezione del presidente della giunta e del consiglio regionale", questo status consente di potersi presentare alle elezioni senza dover raccogliere le firme. Cosa che hanno fatto anche gli altri consiglieri del Gruppo misto (con l'eccezione di Stefano Valdegamberi): il 9 agosto 2024 Fabrizio Boron ha depositato il simbolo "Comuni del Veneto per l'Autonomia", il 12 agosto 2024 Fabiano Barbisan ha depositato "Terra Veneta". La differenza è che Boron e Barbisan potrebbero teoricamente esonerare dalla raccolta delle firme anche una seconda lista "collegata", mentre Lorenzoni non potrà farlo perché il requisito è che il gruppo o la componente politica sia presente in consiglio regionale da almeno 365 giorni prima delle votazioni. Dunque, se come pare si voterà a novembre, Lorenzoni potrà esonerare dalle firme solo il suo "Il Veneto Vale".

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VALE

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27 Febbraio 2025

Arturo Lorenzoni, ex sfidante di Luca Zaia, si prepara a una nuova candidatura con la lista "Il Veneto Vale". Attualmente portavoce dell'opposizione, Lorenzoni potrebbe diventare il primo ex candidato governatore del centrosinistra a tentare un ritorno a Palazzo Ferro Fini, anche come consigliere semplice. A differenza di altri come Massimo Cacciari e Alessandra Moretti, che non hanno mai fatto questa scelta, Lorenzoni appare pronto a non ritirarsi dalla scena politica.

Recentemente, ha presentato "Il Veneto Vale", un movimento civico nato nel marzo 2024 e ora ufficialmente riconosciuto come gruppo consiliare, parte del Gruppo misto di cui è membro. Questo passaggio da associazione a componente politica è significativo: secondo la legge 5/2012, consente di presentarsi alle elezioni senza necessità di raccogliere firme. Altri consiglieri del Gruppo misto, come Fabrizio Boron e Fabiano Barbisan, hanno già registrato i loro simboli, ma Lorenzoni potrà esentare dalla raccolta firme solo la propria lista, in quanto il suo gruppo è presente in consiglio da meno di un anno.

Durante la presentazione di "Il Veneto Vale", tenutasi a Palazzo Ferro Fini, erano presenti diversi sindaci e rappresentanti locali, sottolineando l'importanza del movimento, che si propone di trasformare i metodi di governance attraverso l'esperienza di amministratori che conoscono bene il funzionamento delle istituzioni. Il movimento trae ispirazione dall’associazione Vela (Veneto laboratorio civico) e si fonda su principi di apertura al dialogo, in linea con l'agenda Onu 2030 e i valori europei.

Lorenzoni ha chiarito che si ricandiderà con "Il Veneto Vale" anziché con la lista Veneto che Vogliamo, che aveva sostenuto l'elezione di Elena Ostanel nel 2020. Sebbene rimanga nel centrosinistra, ha sottolineato l'importanza di mantenere aperto il dialogo con forze politiche che non si allineeranno con la destra, lasciando spazio a eventuali alleanze future.

REGIONE VENETO

VALE

Arturo Lorenzoni presenta Vale, la lista civica che parteciperà alle elezioni regionali

27 febbraio 2025

«Siamo la voce del mondo civico e degli amministratori comunali, impegnati quotidianamente con scelte concrete per rispondere alle esigenze dei cittadini, sempre orientati al bene comune e a una visione a lungo termine».

L'Associazione Vale si prepara a dare il proprio apporto in occasione delle prossime elezioni regionali. Fondato nel marzo 2024, questo movimento civico ha come obiettivo principale quello di «favorire il cambiamento, mobilitare persone e idee per migliorare la società, e trovare soluzioni pratiche in ambito economico, ambientale e sociale».

La presentazione della nuova componente Veneto Vale si è svolta a Palazzo Ferro Fini, riunendo i gruppi civici che hanno già ottenuto risultati significativi nelle recenti elezioni comunali del 2024 in località come Silea, Paese, Monastier, San Bellino, Pettorazza Grimani e Bergantino. «Vale trae origine dall'esperienza positiva dell’associazione Vela, Veneto Laboratorio Civico, uno spazio di confronto attivo da sette anni tra amministratori locali, accademici e operatori», ha sottolineato il presidente Rossella Cendron, anche sindaco di Silea. «Le nostre radici sono piantate in una logica di apertura e dialogo, saldamente ancorata a tre principi fondamentali: l'Agenda ONU 2030, l'europeismo attivo e la Costituzione».

«Ci teniamo a mantenere aperto il dialogo con tutte le forze democratiche», ha aggiunto Cendron. «Il nostro obiettivo è costruire proposte concrete, piuttosto che adottare posizioni ideologiche predefinite». Ci si propone di partire dai reali bisogni dei cittadini veneti. «La nostra salute VALE» rappresenta il primo punto chiave del Manifesto: «Ci impegniamo a difendere e potenziare la sanità pubblica di prossimità, che risponda ai bisogni di tutte le cittadine e i cittadini, creando un welfare territoriale che inizi con interventi a livello locale, come infermieri di comunità e servizi di trasporto per i residenti fragili verso gli ospedali pubblici».

Durante la conferenza stampa a Palazzo Ferro Fini sono stati illustrati gli obiettivi della lista civica: «Chiediamo una discontinuità nella gestione dei servizi: una mobilità pubblica sostenibile, una gestione del ciclo dei rifiuti in linea con l'economia circolare, politiche per la produzione locale di energia rinnovabile, la riqualificazione delle periferie e delle aree industriali dismesse, e un'industria attenta all'innovazione e al lavoro di qualità. Vale vuole rendere la vita in Veneto sempre più piacevole, soprattutto per i giovani e le persone vulnerabili».

Lorenzoni ha dichiarato: «Crediamo fermamente che la transizione ecologica rappresenti un'opportunità per generare valore per cittadini, imprese e lavoratori. Intendiamo dare priorità a misure che favoriscano la parità di genere, promuovendo una maggiore partecipazione femminile nei processi economici, politici e sociali, e lavoreremo per il riconoscimento del valore del lavoro e per un incremento dei salari, tenendo conto delle competenze regionali».

Infine, il vicepresidente di Vale, Aldo D’Achille, sindaco di San Bellino, e il consigliere regionale Arturo Lorenzoni hanno dichiarato: «Siamo rappresentanti del mondo civico e degli amministratori comunali, impegnati ogni giorno in modo creativo a rispondere con scelte concrete alle necessità dei cittadini, orientati alla gestione dell’amministrazione nel segno del bene comune e con una visione a lungo termine. Viviamo un periodo storico in cui la politica sembra distante dalle esigenze delle persone; invitiamo cittadini, famiglie, associazioni e comitati a riporre fiducia in chi stimano a livello locale. Solo unendo le forze potremo generare valore e trasformare le nostre comunità in luoghi più giusti e accoglienti».

REGIONE VENETO

CAMPO LARGO

REGIONE VENETO

Andrea Martella (Pd) segretario dei Democratici in Veneto:

Come procede il CAMPO LARGO in Veneto?

Procede bene. Ci siamo incontrati a luglio come Pd, Avs, M5s, VcV, Psi, +Europa e Volt. Ci ritroveremo a settembre per costruire un progetto di alternativa comune anche ai mondi civici. Peraltro sono in atto interlocuzioni anche con Azione e Iv

30 Agosto 2024

DEMOCRATICI

REGIONE VENETO

Andrea Martella (Pd) segretario dei Democratici in Veneto:

Qual è la deadline per scegliere un CANDIDATO per I DEMOCRATICI?

Entro i primi mesi dell’anno (2025). E da qui a dicembre cercheremo di concludere il lavoro preparatorio per un programma condiviso che partirà dall’ascolto del territorio. Si arriverà fin nei comuni più piccoli per ascoltare cittadini, imprese, artigiani, agricoltori, forze sociali e del volontariato. Ascolteremo il Veneto per proporre una nuova via.

30 Agosto 2024

POPOLARI VENETI

REGIONE VENETO

Alle ultime elezioni regionali del 2020, come Popolari veneti, abbiamo redatto un documento di programma, “Una scuola e un manifesto per un Veneto Popolare”, da cui possiamo ripartire con l’intento di costruire una lista unitaria di area Dc e Popolari nei vari collegi provinciali, con un candidato d’area scelto democraticamente dalle basi, che discuterà e condividerà un programma politico-amministrativo per la nostra regione. Questo programma deve corrispondere agli interessi e ai valori delle classi medie produttive e popolari venete, ispirato ai principi di solidarietà e sussidiarietà propria della dottrina sociale cristiana. Per procedere, saranno necessari incontri d’area comunali e provinciali, nonché una grande assise regionale dei Dc e Popolari, nella quale i Liberi e Forti del Veneto sapranno scegliere, assieme al programma, una nuova classe dirigente credibile, in grado di raccogliere il testimone della migliore tradizione politica dei Democratici Cristiani del Veneto Bianco.

DEMOCRATICI

REGIONE VENETO

Intervista ad Andrea Martella, Senatore (Pd), segretario dei Democratici in Veneto Venerdì 17 Gennaio 2025

Dati delle elezioni Regionali.

2010 Luca Zaia 60,16%, Giuseppe Bortolussi 29,08%.

2015 Zaia 50,09% Alessandra Moretti 22,74%.

2020 Zaia 76,79% Arturo Lorenzoni 15,72%.

Potete fare peggio?

Il passato non è un destino, e sono stanco di chi lo pensa. La partita veneta è difficile, lo so, ma credo che in Veneto oggi ci sia spazio, dopo 30 anni di centrodestra e alla fine dei 15 anni di Zaia, per un nuovo progetto. Lo reclamano le nuove sfide, difficoltà e speranze di questa terra straordinaria.

Intervista ad Andrea Martella, Senatore, (Pd) segretario dei Democratici in Veneto Venerdì 17 Gennaio 2025

PARTITO DEMOCRATICO

Il Partito Democratico ha lanciato a Padova la campagna "Curiamo il Veneto", presentando cinque proposte fondamentali: fermare il consumo di suolo, rinaturalizzare le cinture urbane, rigenerare le aree urbane, elaborare un piano per la gestione dell'acqua e tutelare i fiumi, creando nuovi bacini di laminazione.

Queste iniziative sono state proposte in risposta ai cambiamenti climatici che hanno interessato il Veneto, con oltre 100 eventi meteorologici registrati dal 2010 al 2023, di cui 85 negli ultimi sei anni. Il segretario regionale Andrea Martella ha evidenziato l'urgenza di un intervento tempestivo, sottolineando che le questioni ecologiche non possono essere trattate in modo isolato e che è fondamentale integrare le dimensioni ambientali con quelle economico-sociali.

Martella ha auspicato che queste proposte possano diventare un patrimonio condiviso, stimolando un dibattito pubblico e un confronto istituzionale. Ha inoltre ribadito l'importanza di perseguire una crescita sostenibile, affermando che la politica, a livello nazionale ed europeo, deve affrontare la sfida della tutela del territorio, della difesa del suolo e della sicurezza idrogeologica come priorità per il futuro della regione.

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25 Ottobre 2024

RACCOLTA FIRME

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Raccolta firme per la ricandidatura di Zaia in Veneto

In Veneto, i sostenitori di Luca Zaia sono attivamente impegnati nella raccolta di firme per sostenere la sua ricandidatura. Alberto Stefani, segretario della Liga Veneta, guida l'iniziativa: «Il limite dei mandati è un retaggio storico negativo; promuovere la democrazia implica superare queste restrizioni e permettere ai cittadini di esercitare liberamente il loro diritto di voto».

Le oltre 10.000 firme già raccolte testimoniano il sostegno popolare. Oltre a chiedere la possibilità di un terzo mandato per Zaia, Stefani sottolinea che la scelta del candidato presidente in Veneto deve spettare alla Liga Veneta.

Stefani è considerato uno dei principali candidati per la successione a Zaia, insieme al sindaco di Treviso, Mario Conte. Tuttavia, la transizione da Zaia (simile a quella per De Luca) si preannuncia complessa, poiché la poltrona è contesa anche da Fratelli d'Italia, con l’europarlamentare Elena Donazzan, e da Forza Italia, che punta su Flavio Tosi. Tosi afferma: «La Lega è consapevole che il terzo mandato non è un'opzione. È un tema già affrontato dalla Consulta, che ha confermato la legittimità del limite per i sindaci, e potrebbe farlo anche per i governatori. In Veneto è tempo di un ricambio».

In questo contesto di competizione interna al centrodestra, il campo largo fatica a individuare un candidato, forse per la convinzione che la sfida non sia vincibile.

Nel frattempo, Stefani ha annunciato una mozione che presenterà al congresso della Lega, previsto per il 5 e 6 aprile a Firenze. Intende esprimere il proprio sostegno a Matteo Salvini, a patto che venga riconosciuta l’autonomia della Liga Veneta, affermando che le decisioni relative al candidato presidente, nel caso in cui Zaia non si ric

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